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Le mura scrostate, le erbe alte,
lo sguardo che sferraglia sulle rotaie,
il sole improvvisa minime bellezze,
il sole fallisce
nella mia pupilla contratta;
si sgretola la piccola ferrovia,
sparisce, impara a disertare
le persone,
i luoghi,
a lasciarli orfani,
vedi con quanto metodo
si abbatte l’abbandono?

*

osserva lo stato delle cose,
le disparità con cui la forza rompe
la quiete trasformando
la resistenza in moto, risospinge
l’uomo nell’onda d’urto,
è appena percettibile il tonfo
di un corpo quanto
udibile l’azione
robusta dei pettorali di un piccione;
lo stato di grazia è un balzo,
raggiunge altezze ragguardevoli
e precipizi di contraddizione:
un corpo cade, uno vola.