1
Dal buio che ammanta la reticenza delle mie parole
alla luce delicata che sorge tra le tue,
caderti tra le mani, come per caso, in una mattina
d’inizio estate appena infiammata.
2
Scriverti degli inganni strepitosi alla tua assenza
e di come continui a parlarmi tra le dita
quasi fossi la voce di vecchie foto
raccolte nell’album che non viviamo più, così, deciderne il rimedio.
3
Appuntare ed illuminare, stella dopo stella, nuovamente le notti
che seguono al mio abitarti i palmi
e crescerle alle linee della tua mano
mentre ritrovano l’intimità del passato.
4
Infine, dismettere la parola vento,
e scrivere una poesia nella bocca
che si compia interamente
nel pronome ‘noi’.