Dettagli minimi

Ci sono molte cose che hanno fatto bella questa mattina.
Il respiro del vento che ha allontanato l’aria ferma della stanza,
il colore accomodante del copridivano,
le pagine di un libro.

Nelle ore successive,
preso commiato dalle montagne,
ho gioito della grandiosità di questi dettagli minimi
e sillabato la parola ‘ g r a z i e ’.

Noi

1

Dal buio che ammanta la reticenza delle mie parole
alla luce delicata che sorge tra le tue,
caderti tra le mani, come per caso, in una mattina
d’inizio estate appena infiammata.

2

Scriverti degli inganni strepitosi alla tua assenza
e di come continui a parlarmi tra le dita
quasi fossi la voce di vecchie foto
raccolte nell’album che non viviamo più, così, deciderne il rimedio.

3

Appuntare ed illuminare, stella dopo stella, nuovamente le notti
che seguono al mio abitarti i palmi
e crescerle alle linee della tua mano
mentre ritrovano l’intimità del passato.

4

Infine, dismettere la parola vento,
e scrivere una poesia nella bocca
che si compia interamente
nel pronome ‘noi’.

la parola cuore

Sopraggiungono scampoli di splendida infelicità,
di perfetta empatia con le miserie che amiamo.
Lo sguardo malinconico sulla folla vanamente festosa,
la bocca ricamata di silenzio,
la tenerezza di una giacca fuori moda,
le rovine dei giorni
che si ostinano a lasciarsi passare
in uno stupore muto.
La voce della pioggia si nasconde dietro le imposte gonfie,
stanca di rintoccare la nausea e
di addormentare la parola cuore,
senza più emozione.