capogatto 4

1

vedi, così come il pampino usa
i colori strepitando tutto
il suo bisogno di nutrizione
e la misura esatta d’acqua per i frutti,
io trattengo l’eco di una parola,
l’amplifico nella voce delle cose,
allontanandomi quel poco dalla perfezione,
per non turbarla, per coltivare la felicità.

capogatto 2

Sotto le cattive stagioni
mi incurvo, mi interro
ho un taglio– protendo
alla fine dei sarmenti stanchi,
tuttavia, nella terra
modulo un vagito –attecchisco
fuori di me schiudo
gemme, cresco una figlia.
Qui –dove separano
stringo dipendenze
e autonomia, morte e vita:
l’archè.

camelia

anche le più irrisorie seccature,
come spore, inselvatichiscono il cuore,
lo trasportano oltre l’aria coltivata
dei gesti, dell’affezione;
una stagione rovinosa si avventa
sull’umore maltrattandolo come
una gragnuola decapita la camelia: muore
in un colpo solo, perdendo l’intero fiore.