Listen to Aprile by Eba71 #np on #SoundCloud
Mese: aprile 2015
capogatto 6
disponi le mie gemme dormienti
nel verso giusto,
dipana il verde dei germogli
sul tuo soggetto rispettando
affinità ed epoca dei bocci;
segno teneramente la tua corteccia,
con un’impronta trasversale ed una longitudinale
traccio la sacralità in cui mi innesto.
capogatto 5
La strada del germoglio tra i nodi
è affollata di fratture,
soccorrono le gemme
di controcchio,
premi qui,
sulla bocca, forte sul petto,
conduci nella mano un tremito di speranza,
nel calore le mie temibili muffe.
capogatto 4
capogatto 3
potare è un movimento sapiente,
la cruenza necessaria dell’agronomo
sui capi a legno perché
i tralci gemmino;
recidere è il tono ubbidiente
della mia voce
all’impeto della mente
affinché il cuore, tremando, taccia.
capogatto 2
Sotto le cattive stagioni
mi incurvo, mi interro
–ho un taglio– protendo
alla fine dei sarmenti stanchi,
tuttavia, nella terra
modulo un vagito –attecchisco–
fuori di me schiudo
gemme, cresco una figlia.
Qui –dove separano–
stringo dipendenze
e autonomia, morte e vita:
l’archè.
capogatto
separo tutto,
asporto perfino il ricordo
dell’ultima propaggine
delle tue mani nel mio corpo
moltiplicato da ulteriore nudità
e qualche menzogna,
dissipo finanche la voglia e l’ipotesi
di un uomo che mi risolva.
fasi lunari
bianche magnolie
in boccio, plenilunio
di tondi seni.
*
eriche fulve;
timidi pettirosso
nel novilunio.
camelia
anche le più irrisorie seccature,
come spore, inselvatichiscono il cuore,
lo trasportano oltre l’aria coltivata
dei gesti, dell’affezione;
una stagione rovinosa si avventa
sull’umore maltrattandolo come
una gragnuola decapita la camelia: muore
in un colpo solo, perdendo l’intero fiore.