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tutto è sempre molto schedulato,
rigorosamente sottovuoto,
così pensarti è un moto necessario,
la materia duttile di un sogno,
e colorire molte volte il desiderio
della tua bocca, le braci della sigaretta
che tieni tra le dita, è un atto
consecutivo, una terra proibita.

amore lento

ora che comprendo le cose
taciute, lontane, le sotterranee
combustioni, i segni,
tutte le vie praticabili
per te, amore lento,
amore inviolabile,
ti alleno tra le cose
pigramente propizie,
la pipa, il tabacco nella scatola,
le liquirizie alla viola, la maniera calma
della luce di cadere
tra i tagli dei libri, di testa, di piede.

recondita armonia

assiso su una sedia a rotelle, con piedi
gonfi e gambe magrissime
mascherate dallo spartito,
sorride a una romanza
e a lei, i cui arti elastici improvvisano
fini bellezze,
in brevi saltelli e piccoli sorrisi
danza nell’aria rossa
di un vestito, un papavero vispo,
una piena d’innocenza,
una goccia io, che viaggio tra loro
in un moto relativo, un fiume d’energia,
nel fresco conforto che mi traccia
il viso assegno nomenclature
di uno stesso colore,
un transito, una recondita armonia.