Per Christian Tito, amico e poeta
Ma un anno dopo e due altri ancora
quando la terra avrà un passo perso
e un ansito in meno chi piangerà i morti?
L’ostinazione degli angeli o un pastore?
“Giusto tra i Giusti” in due Grani di salmo
torto, irreparabile realtà del biancospino,
a meno di un metro si sfila la vita, l’amico
nel buio di una chiesa intestino.
Nessun bulbo sulle scapole per il passato
né orbite oculari in futuro
solo l’eleganza di una legge universale
che renda ai corpi energia, la quiete,
la giusta luce, cara curvatura dello spazio
tempo, ordine intuitivo della coscienza, ecco!
Sulle punte oscilla pendolo e ora, vuotino
il tempio dal feretro, restituiscano al cedro
i frutti, si spargano le spore, la malva germogli,
sia silenzio nell’alto dei cieli dove la stella
più bella brilla un eterno di idrogeno e elio,
e pace in terra a tutto quel che resta.