Arsi i cirri di luglio
posano in un umore di ombra
le mani. Rimbalza sul lago
un papavero un paesaggio
breve di nebbia e ubbia la voce
di un fantasma sulla schiena
della vita cade la notte!
Spillo spietato – malefica memoria
traversa del tempo la carne come
questi sassi riferiscono i ginocchi.
Mese: Maggio 2020
*
veleggiare sguardi liquidi
come corsi che si sbagliano,
vegliare acque che aprono fianchi
paludosi di cannucce e dietro spatole
bianche fianco a fianco. I becchi
il fondo setacciando, tuttavia
si voleva solo confluire in un naviglio
felice, appartenere a arcipelaghi
duraturi, di moderata sicurezza.
maggio
Maggio in appena un vento
di memoria un perlaceo d’occhi.
Tace la campana cala un’ombra
che non arretra non apre
al turbamento la rosa ma le china
il capo gravido d’acqua come di pietra,
i più segreti alvei sulle foglie e
un peso per quel nome nella ruggine.
una mosca
Il mondo disvela un brusio.
Muove l’immoto di un vetro
picchia la superficie di un fiore
scheletro “a fly in a flower”
coro arcano all’altare del giorno