I – Aria
Il miasma dei roghi d’immondizia è
un urlo sordo che sale dalla terra,
il presagio dei cieli torvi sopra Dachau,
la fine negli inceneritori,
un sintomo del danno efferato
che i parassiti della specie
ci moltiplicano dentro, il luccichio diabolico
delle pupille che controlla la sparizione delle scorie.
Il fumo acre allenta appena
l’ossidazione dei tramonti
e dissimula la malvagità
delle molecole pesanti,
piove sulle campagne una polvere calma,
diossine silenziose
curvano le cime degli alberi
e degli ortaggi e imbiancano il bestiame.
II – Terra
Rumina mansueta un’erba che ammala,
tra i denti ripassa il destino
senza posa, finirà
i suoi giorni in un piatto,
inconsapevolmente, cresce
la vendetta fredda delle cellule, mentre
le tremano negli occhi,
la follia dei cassonetti in fiamme e figure di uomini infuriati.
Le urla e la ferocia degli sguardi
guastano, ulteriormente, lei
e il paesaggio di periferia,
alterata, ruota la coda,
come per allontanare
gli uomini, molesti più delle mosche,
e torna alla sua
esistenza rassegnata.
III – Acqua
Le ombre dei faggi si allungano sui prati,
in un crepitio sinistro
di rami, si stendono
offrendo l’orecchio
al mormorio sotterraneo
delle acque, così come nel settimo girone dantesco,
i violenti ci preparano il fiume di sangue
e i cancri che falceranno le nostre vite.
Le correnti del fiume Isclero
spezzano le sagome riflesse
del paesaggio fluviale, immettono, a monte
e a valle, dosi massicce di mercurio
nell’acquedotto Carolino,
fanno cerchio intorno
alla terra dei veleni
dove si consuma un biocidio.
IV – Fuoco
C’è sempre un jingle musicale
rassicurante ad accompagnare
le mani nei reparti dei supermercati
e prodotti accattivanti sugli scaffali,
la patina bugiarda dell’economia che non arresta,
ma confeziona e distribuisce al mondo, i frutti della terra
dannata, dove gli sciacalli hanno sversato
pagando clan e cosche,
ci contaminiamo ogni giorno
un po’ di più, tra l’indifferenza dei mezzi
di comunicazione,
ed il silenzio-assenso delle istituzioni.
V – 048
Ci hanno tirato addosso
una bomba nucleare e nessuna
bonifica, nemmeno una parola
di commiato
fibrosarcoma
angiosarcoma
mixosarcoma
adenocarcinoma
linfoma
linfosarcoma
carcinoma renale
epatocarcinoma
cancro della laringe e della faringe
carcinoma epidermoide
medullo blastoma,
carcinoma della mammella
carcinoma colon-retto
arcinoma tiroideo
meningioma
melanoma
adenocarcinoma pancreatico
…
cadiamo tutti nel tempo,
uomini,
donne
e bambini