Massimo Morasso su Primo Piano Increspato

Un libro pieno di tensione verticale – dentro a un’idea di poesia come sintesi, come condensazione del senso – dove non si trovano stucchevoli metafore cieche, inesplicabili. Non è possibile fare della poesa lirica contando soprattutto sulla prima vista, e continuando a battere sulla tastiera dell’ambiguità. L’intelligenza della realtà dell’invisibile non è più interessante e misteriosa dell’altra?

Massimo Morasso

Ringrazio immensamente il poeta e saggista Massimo Morasso per il tempo dedicato alla lettura del mio libro e per questa bellissima critica.