Della bellezza e della morte

L’imperituro delle prime ore di primavera
si raccoglie nei respiri lentissimi delle fresie,
sfioriscono con la stessa levità dei pensieri sereni
quando le lacrime mi riattano il volto.

Nella bruma dell’alba
Il ciliegio si intristisce
per la sua piena fioritura,
sopraggiunge l’ora della bellezza e della morte.

Cuius regio, eius religio.

Cuius regio, eius religio.
A ogni terra la religione del suo principe.
Q. Luther Blissett

La somma dei piccoli fallimenti
matura interessi salati
se all’orizzonte buio delle ciglia
profila una lacrima.

A ciascuno la terra e il modo
di trattare il dolore.
A me le vie di fuga, tutte le uscite laterali
che portano alla rimozione.

A te la gioventù,
il sapore della mia bocca nella tua bocca,
questo amore testardo che risolve
in una frammento divino il nostro breve passaggio.

Alterni

Addossati al parapetto,
che dalle rive
dipana a Ponte Vecchio,
stiamo precipitati in una vertigine.

Ci lasciamo occupare
da un solo silenzio, come
case riflesse, siamo
alterni di fremiti e immoto

lasciandoci raccontare dalle acque dell’Arno,
appena rosate dal tramonto, mormorano
nel punto esatto in cui le tue mani
seguono l’arco delle mie braccia.