Sette Indizi

1

A ridosso della parola, le ore,
trasudano ai morsi di un verso.
L’amante è inarrivabile,
sta edificando un vuoto.

2

Da quando mi sono ammalata di poesia
accuso l’atrofia della lingua comune,
affido al codice del silenzio
il disagio dei miei pensieri.

3

All’inquietudine di scrivere
consacro pagine vuote,
come altari, sigillo le stanze complici
dimenticandomi nei libri.

4

Si tira poesia,
si spara copiosa
nei giorni pratici,
fino a vomitarla.

5

Dopo aver vagabondato,
elemosinato, dissezionato,
educato la parola,
ne ho subìto la perdita.

6

D’improvviso, nel fitto bosco,
un albero altissimo è privo di peso,
la poiana scrive nel cielo
una silloge che apre l’azzurro.

7

Lungo il sentiero di montagna, prospera d’edera
il vecchio rudere, e m’insegna, brulicando
tra le foglie, che la goffaggine della poiana in terra
diventa maestria nel suo assetto di volo.

Residui Inverni

Fuori.
Diverse specie di uccelli applicate
nel canto, un profumo bizzoso di fiori
e il sole, senza più pallore.

La neve dei pioppi cade nella
mitezza della primavera,
eppure, dentro
ho un residuo inverno.

Un’aria greve
increspa la superficie
delle acque dove ho
annegato il passato.