Kate

Fragile. Fragile, fragile un sacco,
un bicchiere soffiato, un fagotto,

“Kate ha un bastone levigato”

non un gabbiano né un gatto.

Un brandello di carta
infuocata? Una sagoma alla finestra?
Mai la precisione di una biografia,
l’insostenibilità di vivere
oggi, si sbaglia la lingua, si riscrive la storia,
l’umanità come alla fine del mondo ha un’ora
precisa negli occhi, una fitta
la fiamma che morde la miccia.

*

Kate tessi e disfai anche tu una tela?
non hai granché ma tendi a ghermire
ugualmente il niente, lo spettro di un nome,
un momento, il silenzio che seguita
dopo Simone, uuush! … è sparito! Scivolato via
senza una spiegazione, cos’è Kate che ti rende sola?
Che assurdità! sai tutto di Leonardo
… e niente di quattro diapositive?
Tua madre, solo un volto del tuo volto
e l’amore una mano che muove cerchi
un castello sulla strada.

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