ti scrivo in giorni di apparente luce
– penso di scriverti ma non lo faccio –
il buio entra in forma di punteruoli
minutissimi che aprono in silenzio,
con la maniera affannata dei pomeriggi
inseguo i raggi, i rari favori del cielo,
il corpo di una sconosciuta mi precede
e ondeggia sulla strada come un metronomo,
fuori tutto si direbbe procedere
con l’entusiasmo dell’estate
ma dentro sono ferma
a una nuova chiarezza,
mi chiedo quando questo sasso
che mi distacca abbia formato
una tale consistenza e quante cose
in questo modo manco.
quante cose manco
27 lunedì Giu 2016
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mi sono persa tra i tuoi versi bellissimi in suggestive visioni
Troviamoci presto Mirella, vorrei trascorre qualche ora con te, magari mentre mi leggi le tue bellissime poesie. Ti abbraccio.
Sicuramente a luglio potrò fare un salto a Milano. Ti faccio sapere
Ci conto, non vedo l’ora.
Bellissima..
Grazie Bianca 🙂
Sto vivendo un’estate così: ritrovarla nei tuoi versi mi consola.
una stagione, due, un po’ di anni così. Un caro saluto.
L’ha ribloggato su LA LONTANANZAe ha commentato:
Mancare sembra diventata una condizione abituale, generazionale, sociale forse affettiva. Mi ritrovo in queste parole e in un certo senso sono meno solo.