Grata.
Enea Roversi – Senza titolo (collage formato cartolina)
Il tempo che precede la lacerazione
è una bestia docile che tira
fuori la lingua in un inverno minore
(da Inverno minore, di Emilia Barbato)
Nei versi di Emilia Barbato ricorrono spesso immagini che richiamano la natura: fiori, piante, frutti. A volte sono soltanto particolari: germogli, bulbi, gemme, muffe, tralci, quasi ad indicare un’osservazione da vicino della natura stessa: una poesia come macrofotografia, attraverso la quale si guarda e ci si guarda dentro.
Uno dei testi qui pubblicati si intitola Impoetica ed è come una dichiarazione gridata, con versi decisi, affilati: io voglio – una morsa e un fuoco / il rigore di un assedio / un segno.
Sta in questi versi, a mio parere, la sintesi della poetica di Emilia Barbato: dopo l’osservazione si passa al sezionamento. Si passano in esame le cose della vita, con il proprio corollario di emozioni…
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Centrale, pupa, esercizio, inverno minore..bellissime. Cariche di atmosfere opposte, immagini contrastanti, drastici chiaroscuri. È decisamente così che sento il mondo. Complimentissimi.
Bianca ti ringrazio di cuore. Buona giornata.