Le mura scrostate, le erbe alte,
lo sguardo che sferraglia sulle rotaie,
il sole improvvisa minime bellezze,
il sole fallisce
nella mia pupilla contratta;
si sgretola la piccola ferrovia,
sparisce, impara a disertare
le persone,
i luoghi,
a lasciarli orfani,
vedi con quanto metodo
si abbatte l’abbandono?
sei più intensa del solito in questo periodo, e anche più sofferta
e tutto questo ti fa scrivere cose stupende
Massimo caro, certe volte vorrei saper tenere gli occhi stretti stretti. Ti abbraccio poeta
un abbraccio a te, carissima
In pochi versi hai offerto un quadro dove la desolazione e l’abbandono di ogni cosa sono terribilmente tangibili, un saluto
Grazie Lulu. Un caro saluto