e se ombrosa e piccola giro
tra guglie e vetrine, se accordo
le sassaiole dei tacchi,
i passanti e i ritmi,
l’asfalto mi attira e trema
e la città colpisce con la mano
di un miserabile, un vuoto,
lì, dove ipotizzavo
dita tra i capelli e un fiato
per le nostre bocche,
pervade l’odore
di ferro metropolitano.
in centro
06 sabato Giu 2015
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la tenerezza delle metropoli va cercata più a fondo, nel chiuso dei cuori, negli occhi della gente spaventata e frettolosa, ma c’è
Sì Massimo, infatti io mi sono vista piccola e la mano del miserabile era la mano di un uomo bisognoso che mi ha colpita, ferita. Una città ricca di contrasti. Mi ha aggredita il vuoto e ho guardato la mia mano uguale a quella del miserabile.
sensibilità di donna, e di poeta
emarginazione che colpisce e ci fa sentire piccoli
Sì Lulu benvenuta