Dispongono l’ovvio tra le parole,
auspicano la caduta dell’avversario,
progettano numeri e presentazioni,
poi, riposano nel lusso.
Ai margini delle loro serate,
fioccano lettere
di licenziamento, qualche riallocazione
e la nausea di una segretaria accondiscendente.
L’indomani posizionano la cravatta compiaciuti;
questo metodo ci riduce,
inietta dosi di veleno che addomesticano il disgusto,
ci consuma in una lenta rassegnazione.
hai espresso benissimo il blues dell’organizzazione, massima solidarietà, dovrei scrivere di quella volta che a Trezzano presi la giacca di un altro e ci vissi un giorno, con tanto di chiavi della macchina in tasca. avrei dovuto provare il telecomando in parcheggio, entrare almeno un paio d’ore nella vita dell’Altro, stessa giacca Avio.